Cinque segreti di Verona che nessuno conosce (MaloraRivista.it)
Verona, città dell’amore esternato da Shakespeare, nasconde tra le sue vie e i suoi monumenti storie e curiosità che vanno oltre la celebre tragedia di Romeo e Giulietta.
Scopriamo insieme cinque aspetti meno noti di questa affascinante città.
Sono davvero dei momenti che animano questa straordinaria città.
Queste curiosità mostrano come Verona sia molto più che la città degli innamorati sfortunati Romeo e Giulietta; è una metropoli ricca di storia profonda ed enigmi nascosti pronti ad essere scoperti dai visitatori curiosi ed appassionati delle vicende umane intrecciate con quelle storiche ed artistiche.
La statua di Giulietta è una replica: Uno dei luoghi più visitati di Verona è senza dubbio il cortile dove si trova la famosa statua di Giulietta. Quello che molti non sanno è che la statua attualmente ammirata dai turisti non è l’originale. Dopo quasi quarant’anni in cui innamorati da tutto il mondo hanno toccato e fotografato soprattutto il seno della statua per buon auspicio, l’originale ha subito un deterioramento tale da richiedere una sostituzione. Nel 2014, quindi, l’originale è stato sostituito con una replica per preservare questo simbolo dell’amore universale.
Un giovane Mozart a Verona: La musica ha sempre avuto un ruolo importante nella storia di Verona. Un aneddoto poco noto riguarda uno dei più grandi compositori della storia della musica: Wolfgang Amadeus Mozart. Durante un viaggio in Italia nel 1770, il giovane Mozart visitò la chiesa di San Tommaso Cantuariense a Verona dove ebbe l’opportunità di suonare l’organo a canne presente nell’edificio. Ma c’è di più: pare che Mozart abbia lasciato un segno del suo passaggio incidendo le sue iniziali su questo strumento con un coltellino, testimonianza birichina del suo talento precoce.
Resti romani nascosti in via Mazzini: questa via, nota per essere una delle principali vie dello shopping veronese, custodisce al suo interno un segreto antico: resti romani sepolti nel cuore moderno della città. Precisamente al piano interrato del negozio Benetton si possono ammirare questi reperti archeologici sorprendenti. Questa scoperta rende evidente come Verona sia riuscita a conservare e integrare le testimonianze del suo passato romano anche nelle strutture contemporanee.
La biblioteca capitolare: un tesoro antico: La Biblioteca Capitolare di Verona rivendica il titolo prestigioso della biblioteca più antica al mondo ancora in funzione. Con le sue origini che risalgono all’VIII secolo, questa istituzione custodisce gelosamente manoscritti e libri dal valore inestimabile accumulatisi nei secoli. Tra i tesori conservati spicca una copia del “De Bello Macedonico” scritto da Tito Livio, dimostrando così l’importanza culturale ed storica della biblioteca nel panorama mondiale.
Una tragedia d’amore alternativa: Sebbene la storia di Romeo e Giulietta sia quella che tutti associano alla città veronese, esiste un’altra leggenda tragica d’amore celata tra le vie cittadine: quella tra Corrado Isabella lungo corso Portoni Borsari. Secondo la narrazione popolare locale, Isabella sfidò Corrado a gettarsi nel vuoto da un pozzo; tuttavia vedendolo morire decise poi lei stessa disperata per il senso di colpa ad uccidersi seguendo lo stesso destino tragico del suo amante.
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