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Caso allevamenti, il vice direttore di Coldiretti Verona perde le staffe: sono tutte fake news

In occasione della 17ma edizione della Fiera di Campagna Amica, tenutasi a Isola Rizza, si è svolto un importante incontro organizzato da Coldiretti Giovani Impresa Verona, focalizzato sulla zootecnia.

Riccardo Pizzoli, delegato di Coldiretti Giovani Impresa, ha aperto l’evento esprimendo grande soddisfazione per la partecipazione attiva degli imprenditori under 30.

L’argomento trattato durante l’incontro era particolarmente delicato: le fake news relative alle presunte conseguenze inquinanti del settore zootecnico.

Il vice direttore di Coldiretti Verona smentisce le fake news sugli allevamenti che inquinano

Giacomo Beltrame, vice presidente di Coldiretti Verona e moderatore dell’incontro, ha categoricamente smentito queste accuse. In qualità di allevatore da carne, Beltrame ha enfatizzato il proprio orgoglio nel produrre cibo nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Ha evidenziato l’importanza di smascherare i falsi ideologici riguardanti l’inquinamento causato dalla zootecnia e ha sottolineato la necessità di educare fin dall’infanzia per permettere scelte consapevoli in età adulta. A tal proposito, durante la fiera è stata allestita una fattoria didattica che ha visto la partecipazione attiva dei bambini delle scuole dell’infanzia.

Coldiretti parla
Parla il vice direttore di Coldiretti (MaloraRivista.it)

Per supportare scientificamente le affermazioni fatte durante l’incontro sono intervenuti Giorgio Apostoli e Luca Buttazzoni. Apostoli, responsabile nazionale Coldiretti delle filiere zootecniche, insieme a Buttazzoni hanno presentato dati e risultati derivanti da scrupolose ricerche che dimostrano come le emissioni metaniche dei ruminanti nei paesi sviluppati non rappresentino un problema significativo per il clima globale. Secondo Buttazzoni infatti il metano non si accumula nell’atmosfera con effetti duraturi come invece accade per la CO2; inoltre il bilancio netto delle emissioni dovute alla zootecnia in Italia sarebbe solo del 3,25%, grazie anche ai benefici dei pascoli che assorbono CO2.

Giorgio Apostoli ha poi illustrato gli ostacoli quotidiani con cui gli allevatori devono confrontarsi: dalle politiche europee legate al green deal alle patologie sempre più aggressive fino alla concorrenza sleale e all’italian sounding. Ha evidenziato come molte problematiche derivino dallo status di benessere raggiunto dalla nostra società ma questo non giustifichi paragonare indiscriminatamente l’inquinamento causato dagli allevamenti a quello industriale.

Concludendo i lavori dell’incontro Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, ha lanciato un appello: è necessario superare battaglie ideologiche sterili per salvaguardare gli interessi dell’Italia. Un Paese che vanta un comparto agroalimentare eccellente noto per garantire prodotti salubri rispettosi dell’ambiente; una realtà virtuosa che deve essere difesa e promossa anche sul palcoscenico europeo.

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